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La psicologa su influenza A, con aumento fobie più rischio ansia e depressione


 
Roma, 7 set. (Adnkronos Salute)
 
"Con la paura per la nuova influenza c'è il rischio che un gran numero di italiani diventi fobico" e che aumentino i comportamenti ossessivi, con il pericolo di depressione ed ansia. Ne è convinta Paola Vinciguerra, psicologa e psicoterapeuta presidente dell'Eurodap, Associazione europea disturbi da attacchi di panico, che già intravede segnali di questo fenomeno nella fine delle scorte di disinfettanti nelle farmacie, accaparrati da persone che vogliono proteggersi dal virus, o anche, nel caso del funerale di Napoli disertato, per timore del contagio. "Ormai la paura è diffusa", spiega la Vinciguerra. "Anche se i mezzi di comunicazione - continua - tendono a dare informazioni rassicuranti, dicendo che tutto è sotto controllo, che tutto è pronto nel nostro Paese per affrontare il pericolo della pandemia, le risposte emotivo-comportamentali dei cittadini ci dimostrano che la paura sta dilagando". La paura suggerisce comportamenti distruttivi "nell'illusione di proteggerci dal pericolo - afferma l'esperta - e potrà indurre a mettere in atto comportamenti ossessivi nella ricerca dell'igiene, nell'evitare posti affollati. Comportamenti che in forma di prevenzione vari esperti stanno consigliando di adottare, ma che in soggetti fortemente ansiosi possono acquisire una forma fobica-ossessiva". E la specialista prevede che "tanti uomini e donne saranno ossessionati dalla paura di stringere la mano a qualcun altro, di frequentare esercizi pubblici per paura di toccare oggetti o persone che possano in qualche modo essere veicoli del virus". Un gran numero di persone, insomma, metterà in atto comportamenti ossessivi per proteggersi. "Si chiuderanno sempre più in se stessi cambiando le loro abitudini di vita. Saranno limitate le frequentazioni di luoghi affollati, mezzi pubblici, cinema, centri commerciali, palestre, meno incontri con amici, parenti. E questo può generare depressione e ansia". Per assumere un atteggiamento 'sano', però, bisogna "combattere il convincimento mentale di essere in pericolo, ricordando che quello che ci protegge dalle malattie sono le nostre difese immunitarie, che sono tanto più alte quanto più siamo sereni. Sicuramente dobbiamo seguire i comportamenti suggeriti dai medici, ma renderli ossessivi - conclude Vinciguerra - non ci proteggerà di più, ma deteriorerà unicamente la nostra qualità di vita".





 

By Centro Informatica