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Più attenzione ai materiali dentali
di Carlo Di Stanislao




L'esperienza pratica con i trattamenti non convenzionali suggerisce che il paradigma utilizzato dalla scienza medica convenzionale per valutare l'impatto dei materiali dentali meriti un ampliamento critico. I metodi diagnostici comunemente usati e basati su esami ematici tossicologici, blastizzazione linfocitaria e test epicutanei a lettura ritardata (definiti patch-test), sono inadeguati in molti casi di allergia o tossicosi. In effetti, le attuali conoscenze sull'impatto biologico di metalli pesanti a bassa concentrazione presenti in materiali odontoiatrico protesivi o nelle amalgame, ci dimostra che sono possibili danni anche sistemici misconosciuti nei confronti della crasi ematica, del sistema nervoso centrale e della funzione renale, oltre a provocare un'esacerbazione, in soggetti predisposti, di reazioni sia allergiche che pseudoallergiche. Gli Autori ricordano in modo succinto ma esaustivo che, in base alla teoria di Biphoton, piccole dosi ripetute di noxe tossiche sono in grado non solo di creare condizioni patologiche multisistemiche (i sintomi possono essere i più vari e banali che sottendono in ogni caso una sofferenza organica; i più frequenti sono comunque: cefalea, irritabilità e depressione, dermatiti ad eziologia sconosciuta, stanchezza cronica, psicoastenia, deficit della memoria, tremori); ma anche, attraverso uno sbilanciamento del network immunitario, determinare una crescita della predisposizione alle allergie sia IgE che non IgE-mediate. Questo lavoro è l'ultimo, in ordine di tempo, di una serie di ricerche che richiamano l'interesse della comunità medica sui rischi da metalli pesanti nelle amalgame e altri materiali dentari. Il rischio è molto più alto all'atto dell'immissione dell'amalgama e soprattutto nelle fasi di rimozione o di lavorazione (per es.per monconi protesici). Va poi ricordato che l'assorbimento è prevalentemente polmonare, con passaggio immediato ad organi importanti quali rene, fegato e soprattutto cervello e sistema nervoso. Infatti, il mercurio, il piombo ed il cadmio hanno un tropismo d'elezione per i tessuti del sistema nervoso per cui, le patologie derivate sono soprattutto a carico di questo sistema. Già i sintomi elencati (cefalea, stanchezza cronica, irritabilità e depressione, dermatiti, etc.) rappresentano di per sé sindromi che hanno dignità di malattie autonome. L'intossicazione da metalli pesanti è anche causa di compromissione metabolica e di marcata predisposizione ad altre malattie cronico-degenerative e autoimmuni. Occorre pertanto favorire, come afferma la moderna odontoiatria, l'impiego di ceramiche integrali per faccette, intarsi e corone, materiali questi che hanno il privilegio di avere minore tossicità oltre a un maggiore effetto estetico. Non vi sono evidenze che dimostrino il reale valore diagnostico di procedure bioenergetiche (Vega test) ed impedenziometriche (EAV) nella diagnosi, mentre le medicine naturali (fitoterapia e omeopatia) sembrano efficaci sui sintomi.

Weilenmann, Schweiz Monatsschr Zahnmed, 2009; 119 (2): 143-67




 

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